Dea Madre di Turriga realizzata con il seme di Tagua, impreziosito da perle in labradorite bianca di ottima qualità.
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L’Avorio vegetale
La Dea
La Dea Madre di Turriga, risalente al IV millennio a.C., è considerata, in Sardegna, la più bella effige raffigurante la sacralità femminile di tutto il Mediterraneo. Fu ritrovata nel lontano 1935 da un contadino che, inconsapevole dell’enorme valore storico-culturale del reperto, la lasciò nelle mani dei propri figli, che la abbandonarono su un muretto la loro abitazione. In seguito, fu rinvenuta da un medico di Senorbì, Massimo Coraddu, che la consegnò ad esperti di archeologia allo scopo di effettuare studi di approfondimento in merito. Questo esemplare di divinità femminile della Sardegna pre-nuragica risulta essere il più grande e meglio conservato tra tutti quelli ritrovati nell’isola fino ad oggi: si presenta come una giunonica figura femminile in marmo alta 44 cm e larga 18 cm. Gli studiosi ritengono che la Dea Madre di Turriga, rappresenti la Terra, il principio dell’esistenza, genitrice di Vita, sacro grembo e luogo che accoglierà le spoglie degli uomini dopo la Morte.
La Dea Madre di Turriga è conservata nel Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.