Mandibola di alce, tributo alla principessa Ukok

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Mandibola di alce femmina, decorata e colorata con tecniche storiche primitive e pigmenti naturali, aggiungendo infine piume di grifone di recupero, fermate da perline in palco caduco di caribù.

Per questo lavoro mi sono ispirata al tatuaggio di una mummia denominata principessa Ukok, morta tra i 20 e i 30 anni di età, oggetto di ritrovamento archeologico in un tumulo funerario tipico della cultura Kurgan (termine che indica l’insieme di culture preistoriche e protostoriche dell’Eurasia che usavano seppellire i morti di alto rango in tumuli funerari, edificati a partire dal 4000 a.C. circa e particolarmente nell’Età del Bronzo), accompagnato da un ricco accumulo di suppellettili, come in uso tra le popolazioni nomadi delle steppe euro-asiatiche.

La datazione al radiocarbonio ha permesso di individuare l’epoca della mummia e il suo corredo, collocandola al V secolo a.C., mentre l’esame dei pollini e delle erbe trovate nella tomba indicano la primavera come stagione della sepoltura.

Mediante analisi con risonanza magnetica, è stato scoperto che questa donna soffriva di osteomielite sin dall’adolescenza e di un cancro alla mammella destra con processo di metastasi. Inoltre, parrebbe che la donna sia caduta da una certa altezza, ipoteticamente da cavallo, poiché evidenzia slogature e fratture al cranio.

Il fatto che la giovane donna sia stata mummificata dopo la sua morte è un segno che, a parere degli archeologi, potesse avere un ruolo molto importante nella sua comunità. Forse era, addirittura, una sciamana. La sua tomba si trova insieme ad un gruppo di altre tombe, ma comunque ben distinta da esse, ad indicare che era legata non ad una famiglia in particolare, ma all’intera comunità dei Pazyryk (cultura dell’Età del Ferro dei monti Altaj,). Con lei furono seppelliti tre cavalli, uno specchio di fattura cinese con una cornice in legno, dei semi di coriandolo (generalmente utilizzati nelle sepolture reali) e inoltre, accanto al corpo della donna, fu trovato un contenitore con della canapa e ciò fa presupporre che fosse stata impiegata per lenire i dolori cronici di cui certamente la donna soffriva.

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Principessa Ukok e i suoi tatuaggi
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Tatuaggio del cervo

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