Miti e Leggende dal Giappone: Kitsunebi

AfterLife

Writer & Blogger

IMG 0145 scaled 1

 

Un uomo del villaggio di Kawame (la città di Morioka nell’odierna regione di Iwate) vicino a Munato, una mattina andò a pescare al fiume e da lontano vide chiaramente avvicinarsi un Kitsunebi (fuoco di volpe). Nascostosi nel bosco, rimase in attesa finché il fuoco giunse quasi davanti a lui, poi lanciò su di esso una delle sue reti. La volpe scappò via con un guaito straziante, lasciando però il suo fuoco nella rete, che si rivelò poi essere una piccola pelliccia che emanava un intenso bagliore.

L’uomo decise di portarla a casa con sé e la ripose con cura in una rete per custodirla meglio. Durante una delle notti successive un messaggero visitò la casa del pescatore. Bussò alla porta e quando gli fu aperto disse che aveva portato un ordine del signore. Sul documento che recava con sé c’era scritto che il signore voleva che l’uomo si presentasse al suo castello alle otto della mattina seguente, sicché il pescatore non poté fare altro che partire subito assieme al messaggero.

Dato che la notte era completamente buia, l’uomo portò con sé il Kitsunebi, grazie al quale poteva vedere bene la strada e camminare senza problemi, proprio come se fosse stato giorno.
«Posso tenere io quella strana lanterna?» gli chiese il messaggero.
L’uomo gliela passò senza pensarci su troppo. Lungo il cammino il messaggero non faceva altro che toccare il Kitsunebi, esaminandolo con estrema attenzione, definendolo continuamente misterioso e unico nel suo genere. Poi, all’improvviso, si trasformò in una volpe e fuggi via con la pelliccia cosi velocemente che sembrava volare.
A volte i Kitsunebi appaiono in gruppo e allora, in quel caso, vengono chiamati più comunemente Kitsune no Yomeiri.

Fonti: Enciclopedia degli Mostri Giapponesi di Shigeru Mizuki