Miti e Leggende dal Giappone: Okubi

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Si tratta di uno spirito dotato unicamente di un’enorme testa e di uno scurissimo kane, ovvero l’inchiostro che le donne sposate usavano per lo ohaguro, ossia la tintura nera cosmetica dei denti.

Molto tempo fa, faceva le sue improvvise apparizioni nella città di Edo. I capelli lunghi, simili a listarelle di bambù, non facevano intravedere la figura, quindi la tradizione ipotizzava che avesse solamente la testa.

Lo stupore derivato dalle sue repentine apparizioni era tale che accertarsi se avesse un corpo oppure no diveniva una cosa praticamente impossibile.
Molto tempo fa, quando Taira no Kiyomori trasferì la capitale a Fukuhara, durante la notte sullo steccato davanti al giardino, appariva per pochissimi istanti la grande testa della tsuraonna (faccia da donna), uno yokai femminile sghignazzante.

Probabilmente si trattava di un essere della medesima specie dello okubi (grande testa). Poiché un essere grande possiede più vigore di un essere piccolo, lo stupore era assicurato.

In alcuni vecchi testi, è riportata una filastrocca che riguarda l’okubi «Oyoso no Oinaru Mono Mina Osorubeshi / Iwanya Amayo no Hoshiakari ni / Kane wo Kuroguro to Tsuketaru Onna no Kubi wo / Osoroshi Nantomo Orokaya». Questa frase significa «Tutti temono le cose enormi / a maggior ragione, nel chiarore delle stelle di una notte piovosa / la testa della donna con i denti anneriti / inutile dire che fa paura»

Fonti: Enciclopedia degli Spiriti Giapponesi di Shigeru Mizuki