DNBlog – Day 17 – La Tribù: Sirah di Afterlife

Debitum Naturae

Writer & Blogger

Non so quanto sia una buona idea imbarcarmi in questa “serie” di post dove cercherò di delineare i vari protagonisti del collettivo vero e proprio (con un numero speciale dedicato ai comprimari) sarà sicuramente uno sforzo di “esposizione” (vedi post numero non mi ricordo sull’esporsi) e personale ma anche una buona mappa per capire chi siamo e cosa facciamo e visto che ormai è certo che questi post diventeranno un libro è doveroso fare ciò che mi accingo a fare.

Dal punto di vista prettamente narrativo rimango stringato. Conosco Sirah grazie alla mia Ex (praticamente l’unica cosa buona che abbia mai fatto) iniziamo a lavorare “tutti insieme” e a passare alcuni periodi di convivenza. Asportato il tumor… pardon finita la relazione rimaniamo io e lei e costruiamo un solido rapporto sia sentimentale che di società. Si trasferisce poi a casa del compagno (il buon Fabio, seconda metà di Wild pixels) ma rimaniamo ovviamente legati anche e soprattutto quando viene aperta la vera e propria attività Afterlife.

Da dove cominciare per descrivere l’immensa creatura che è il nostro rapporto e la caotica e affascinante figura che è Sirah?

Dal punto di vista pratico è la prima (precede a conti fatti anche la mia attività ) ad essersi dedicata all’arte macabra. Prima skull carver italiana (se qualcuno ha prove del contrario me le mandi, sono curioso proprio dal punto di vista storico) e attualmente aldilà dei siparietti comici che si vedono in live con me è il cuore pulsante di ogni attività. Incide su crani e corna di grandi dimensioni ma lavora anche piccoli oggetti (intersecandosi con il campo principale di Niki, della quale parleremo domani o dopo), si occupa di Amazon Merch (e fu cosi che questo post rimase invisibile su FB… comunque se siete curiosi una ricerchina tipo “maglietta afterlife o arsmacabra” la farei), terza operatrice di macchina nelle riprese e prima operatrice, con brevetto, di quelle aree, fotografa di backstage e naturalistica per wild pixels.

Il che è moltissimo per una persona pigra. Perchè sì è pigra come me. Sì, anche io sono pigro. Lo so non ci si crede ma ne parleremo.

Io amo profondamente questa donna (non vi scandalizzate, amo praticamente tutte le persone che citerò nei prossimi post). Amo la sua capacità di creare arte. Amo la sua inerzia emotiva e sociale, cosa che di norma è un difetto, ma costituisce anche un’ancora alla quale aggrapparsi nei momenti di tempesta. Emblematico l’aneddoto che ho già raccontato qualche volta in live che la ritrae seria, curiosa, sfatta vestita solo con delle orrende globe e un kigurumi da drago macchiato di fuligine che gironzola tra le macerie dell’incendio che divorò casa debitum qualche anno fa.

Perché Sirah è una roccia. In tutti i sensi. Belli e brutti. Difficile da smuovere e spostare sia che tu la debba coinvolgere in una nuova avventura o che ci sia da resistere ad una tragedia. Affidabile e tangibile quanto fredda e spigolosa. Testarda fino al nucleo granitico, ma quindi anche determinata e inamovibile una volta trovato l’obiettivo. Restituisce un po’ di calore solo dopo essere stata immersa per ore al sole dove per sole intendo natura, arte, svago e… diciamo… integratori alimentari. A proposito, non c’entra nulla con la metafora della pietra, ma non provare ad affamarla, davvero, io non ho mai visto una persona COSÌ TANTO rabbiosa per la fame, prendi nota, potrebbe salvarti la vita.

Spesso a qualche osservatore esterno sembra fredda e distaccata, anche nei miei confronti, ma è solo che condivide il mio difetto di avere un modo tutto suo per esprimere il proprio attaccamento a qualcuno. Serve osservare attentamente i suoi movimenti, scandagliare le sue parole e da qualcheparte si troverà sempre la prova di cosa pensa veramente.

E nel mio caso so che condivide tutto quello che penso di lei. So che ucciderebbe o morirebbe per me. So che c’è e ci sarà sempre. Credo che l’unica cosa che mette sopra di me sia la sua arte. Ma non lo vedo come un difetto. Sì, il suo amore per ciò che fa supera qualunque altro attaccamento concettuale, personale o concreto. I suoi lavori sono i suoi figli. La sua attività la sua ragione di vita. Le rarissime volte che abbiamo litigato la sua minaccia era sempre quella: se tu “inserire condizione” io con Afterlife me ne vado. Credo si arrivi al fanatismo se parliamo di Sirah e il suo lavoro, ma credo che questo sia anche il motivo perché siamo dove siamo.

Perché magari brontolando, procrastinando, sbuffando ma qualunque nuovo progetto, idea, iniziativa io poggi sul piatto lei c’è. Poi magari la devi riacciuffare perché insegue una farfalla colorata che ha appena attirato la sua attenzione ma C’E’.

Ecco. Che Sirah e Afterlife ci siano è una delle poche CERTEZZE ASSOLUTE della mia esistenza. Una delle cose che più rincuora quando parliamo di “nemici” dato che so con incrollabile fede che ogni loro tentativo di ostacolarci sarà vano.

Debitum non esisterebbe senza Sirah. Io sarei una persona radicalmente diversa e molto probabilmente peggiore. Il panorama dell’Arte Macabra italiana sarebbe diverso senza Sirah. Forse lei nemmeno lo sa ma la sua esistenza, la sua passione prima e il nostro incontro poi ha MODIFICATO la vita di centinaia di individui e ha cambiato la STORIA dell’Arte Macabra in Italia. E no. Non sto esagerando e non la sto adulando.

Come tutte le persone eccellenti e complesse è ostica e qualche volta le nuove leve del collettivo hanno sbattuto il naso contro questa “roccia” apparentemente inamovibile. E non uso a caso quel “apparentemente”. È l’ultimo grande pregio (che credo sia condivido da tutte le persone di cui parlerò nei prossimi post) è la capacità e la voglia di evolvere.

Se è una pietra allora è una pietra vivente.

Caratterialmente, eticamente, socialmente, artisticamente Sirah (e tutti gli altri, lo ribadisco) è ogni giorno meglio del precedente. Che sia la maggior prontezza a esprimere un ringraziamento, una nuova tecnica, una diminuzione del ritardo in una consegna, un pezzo di carne mangiato in meno, un abbraccio inaspettato, un’ora di lavoro in più… ogni giorno ci sarà qualche piccolo dettaglio a mostrare a chi ha gli occhi e la pazienza per VEDERE che la Sirah di oggi è meglio di quella di ieri e peggiore di quella di domani.

Finirò ogni post con un proposito / dichiarazione. Per quanto riguarda Sirah e quindi alla fine il pilastro alla base di Debitum Naturae e Afterlife io sarò ancora più solido di quella roccia. Sarò la terra su quale di poggia. Niente e nessuno mi impedirà mai di esserci per lei e niente e nessuno potrà fermare il nostro progetto. Magari cambierà forma, caratteristiche. Ma finché ci sarà Sirah ci sarà un Pellegrino e finché ci sarà Afterlife SkullCarving ci sarà Debitum Naturae.

In realtà son tutte cazzate, è una smorfiosa fredda e insopportabile ma ce la dobbiamo tenere perché la partita iva è sua.

Fine.

E tu, conoscevi già Sirah? Se no… ti tocca saltare il giro della domanda (ma puoi dire la tua eh ) se sì… qual è il tuo primo ricordo di lei e/o pensi che io abbia dimenticato qualcosa (sicuramente si) ?

Domani.. post DOPPIO parliamo di Natan Andrea Feltrin e Eleonora Vecchi

Ah, sperando che questo non uccida il post, qui i link alle attività di Sirah Úlfurdòttir di AfterLife.

RISPOSTE:

“Come ho conosciuto Sirah Úlfurdòttir ? Ovviamente dopo aver stalkerato la pagina fb parecchie volte ,ho deciso di venire alla sua prima mostra alla corte dei brut (se non ricordo male il nome del posto😅) .
È stato bello poter parlare con lei e conoscerla finalmente, per poi infine fare il mio privo e vero ordine e comprare il mio primo e originale cranio carvato 😍
Credo che sia una brava persona oltre che una brava artista , e questo è il suo maggior pregio secondo me.”
“Conosco Sirah già da prima di debitum etc… essendo delle mie parti ne si parlava di questa ragazza che carvava i teschi, poi un’amica in comune aveva una sua opera e da li l’ho seguita silenziosamente sui social…
Poi un giorno, anni dopo, l’ho conosciuta di persona (insieme alla sua bella moglie) ad una mostra di teschi in stile preistorico, egiziano e total black… Abbiamo chiacchierato insieme a mio fratello e bom, mi sono innamorata di come amava ciò che faceva/fa e ciò in cui credeva/crede.
Penso sia una creatura splendida, di quelle che mi piacciono…
Magari una persona difficile (mai stata con me comunque) ma proprio perchè le cose/persone/esperienze difficili sono le migliori.
Stimo completamente Sirah.”
“Faccio parte del gruppo di persone che ha conosciuto prima AfterLife e poco dopo Debitum Naturae 🌿
Sirah mi ha sempre dato l’impressione di essere un’anima profonda , sensibile e dolce , ma anche molto forte e caparbia ! 💕
Ricordo ancora che leggendo la descrizione del motivo del nome After Life e l’etica dietro i suoi lavori , mi provocò un sorriso, portandomi ad apprezzare quest’arte ancora di più.
Trovo anche coraggioso come pian piano sta condividendo i suoi lati più intimi con il resto del mondo , con noi fans , facendoci connettere a lei un po’ di più ❤️